Passando per un'impervia stradina di campagna, in cui solo le decine di macchine con targa albanese e greca ci rassicuravano di non esserci persi, arriviamo nel quarto stato del nostro viaggio: l'Albania.
Da subito ci rendiamo conto quanto le cose cambino: sembra di essere tornati indietro nel tempo. Barrocci tirati da cavalli o asini, animali domestici di ogni tipo in mezzo alle strade in condizioni precarie (e ancora non sapevamo cosa ci aspettava). Skhodra ci attendeva in una domenica mattina caotica e caldissima con il suo traffico privo di regole, i suoi motorini rombanti, i furgon e ogni sorta di venditore ambulante sulle strade.
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